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PERCHÈ
II
Vediamo di comprendere meglio la differenza tra Astronomia e
Astrologia. Cosa significa la parola “Astrologia”? “Astro”
significa “nascosto, esoterico”. “Logo” viene da una radice
composta di ELLE e di GI, che significa “rivelare”. In
greco “logo” è la parola, la prima e più importante rivelazione
del pensiero. Dunque l’Astrologia è la “rivelazione del segreto”.
Si tratta del segreto della nostra esistenza, della nostra unicità, del
compito a cui siamo chiamati, dei talenti e doni la cui utilizzazione può
darci la vera felicità. È la via per scoprire il nostro nome segreto.
Infatti ogni anima possiede un nome particolare, nel quale è contenuta
tutta la sua essenza, così come una formula chimica condensa in sé
l’intera descrizione della sostanza in questione. Prima di scendere
nel corpo, ogni anima sente pronunciare il proprio nome, ma non in un
semplice modo parlato. Lo sente “cantare”, con una melodia
particolare, diversa da anima ad anima. Poi, scendendo nel corpo, tutto
ciò viene dimenticato, ad eccezione della sensazione provata sentendo
quella melodia soave e divina. Per la restante parte della vita la
persona, coscientemente o meno, ricerca in continuazione quella melodia,
mossa da una indescrivibile nostalgia. I mistici di varie culture hanno
testimoniato come i pianeti e le stelle, durante i loro moti costanti e
armonici, emettano dei suoni, che si sommano in una sinfonia cosmica
noto col nome di “armonia delle sfere”. L’Astrologia è
l’educarsi a percepire tale musica suprema. Il tema natale
astrologico, per chi ha orecchi per sentire, è la partitura musicale
sulla quale è descritta l’armonia il cui canto ha accompagnato la
pronuncia del nostro nome segreto poco prima di nascere.
Cos’è invece “l’Astronomia”?. “Nomo” viene da una
radice, ENNE e EMME, che significa “contare”
(“NuMerare”). L’Astronomia “conta”, “nomina”, ma non
spiega. L’Astrologia traduce i nomi e i fatti in precisi insegnamenti
esistenziali. Per esempio: la nascita delle stelle avviene tramite il
concentrarsi di una massa via via crescente di polvere interspaziale e
di nubi di gas. La forza di gravità è la responsabile di tale
concentrazione. Raggiunto un punto critico si innesca un processo a
catena tramite il quale la materia si converte in una grande quantità
di energia, che viene irradia all’esterno. Spiritualmente vediamo in
ciò la trasformazione di una tendenza egocentrica in una tendenza
puramente altruistica: la stella che brucia se stessa per dare vita e
calore tutt’intorno. L’Astronomia misura i periodi esatti delle
varie rivoluzioni planetarie; l’Astrologia dà loro un significato
umano. Qui di seguito diamo qualche esempio di come operi la mentalità
associativa del simbolo e del mito. Mercurio è il pianeta più veloce,
e ciò lo fa diventare il canale della sapienza, la cui proprietà
fisica è la velocità. La Luna compie il suo ciclo in 29,5 giorni,
proprio come il periodo mestruale femminile. Inoltre la Luna si riempie
e si svuota, e tali fenomeni dimostrano come essa sia legata al
femminile, alla gravidanza, alla maternità (il suo colore è bianco,
come il latte). Giove compie una rivoluzione completa in dodici anni, e
possiede dodici satelliti principali. Ciò lo rende molto simile al
Sole, il cui ciclo è di dodici mesi. Quindi Giove diventa il simbolo
dell’autorità regale, della forza accentratrice (è il più grosso
dei pianeti), ma anche del carisma e della capacità di guarire. Dodici
è il numero dei figli di Giacobbe, che diventarono in seguito le dodici
tribù d’Israele. Giacobbe si distinse per il suo alto senso di
giustizia e di onestà, oltre che per il suo carattere pacifico ma forte
allo stesso tempo. A sua volta il pianeta Giove diventa simbolo e
veicolo di tutte le caratteristiche appena enunciate.
L’Astrologia si basa sul seguente principio: “Tutto segue la
qualità dell’inizio”. Il Saggio è “colui che vede ciò che
nasce”: in base alle caratteristiche del seme sa già che aspetto avrà
la pianta, se farà frutti o no, se i frutti saranno dolci o meno. In
pratica tutto ciò equivale a non dover imbarcarsi in esperienze
rischiose per vedere che risultato avranno: è già possibile fin
dall’inizio percepire come finiranno. Una tale forma di sapienza
presuppone però il superamento dell’ego. Infatti, se ciò non
avviene, c’è rischio di non leggere nell’oroscopo ciò che è
veramente scritto ma soltanto una proiezione di ciò che si vorrebbe
fosse scritto. Per superare i limiti dell’ego e i suoi inganni ci sono
due modi:
- quello tipico dell’età dei Pesci (gli ultimi duemila anni):
separazione dal mondo e dalla società, negazione dei piaceri,
monachesimo, ascetismo, meditazione silenziosa, ritiro dalle esigenze
mondane, ricerca dell’esperienza mistica intesa come forza inebriante
che distacca la coscienza dai livelli bassi e la proietta nelle sfere
celesti. Si cercava di uccidere l’ego in tutti i modi (come tramite il
voto dell’obbedienza).
- Quello tipico dell’età dell’Aquario (incominciata nel
1962): ricerca del Sé, di quella parte sincera e reale della propria
personalità, pur coi suoi tratti limitati e relativi; connessione con
gli archetipi più importanti della collettività, meditazione e studio
di gruppo, una spiritualità basata sulle scoperte della scienza, in
armonia con lo sviluppo della sensibilità sociale e umanitaria. L’ego
non va ucciso ma va domato, assoggettato al Sé, come il cavallo al
cavaliere. Lo sviluppo della consapevolezza va ottenuto e verificato
tramite l’impegno sociale e professionale, non tramite l’isolarsi da
ciò, temendone le tentazioni e le distrazioni. Si tratta di una via
molto più difficile ma molto più soddisfacente. In essa l’astrologia
ci viene in aiuto quale strumento che permette di decifrare la
complicata ricchezza del Sé.
In modo analogo possiamo tracciare a grandi linee due diversi
approcci all’Astrologia, quello vecchio (età dei Pesci) e quello
nuovo (età dell’Aquario). La vecchia concezione era fatalistica (il
fatalismo è uno dei peggiori nemici dei Pesci): le stelle influenzavano
gli eventi, li governavano. L’essere umano si trovava preso nel mezzo
di una lotta continua tra i principi buoni, come i pianeti benefici
(Giove, Venere), e quelli cattivi (Saturno, Marte). Le persone era
soggette alle influenze astrali, e potevano fare ben poco contro il fato
negativo. Contro di ciò si è giustamente ribellata la coscienza
positivistica e razionalista, affermando che la volontà umana è la
sola unica attrice del dramma dell’esistenza, e che credere nelle
influenze stellari è superstizione. In realtà, nel fare tale
affermazione si è andati troppo in là, dato che il quadro è molto più
complesso. Si è scoperto in seguito che la volontà umana è soggetta a
numerose restrizioni e condizionamenti, inconsci o meno (abitudini,
educazione, predisposizioni innate, stati d’animo del momento, ecc.).
La nuova concezione dell’Astrologia si basa sui principi
esoterici e su profonde considerazioni psicologiche. Essa afferma che le
forze all’opera nella coscienza individuale sono tre:
1) le innegabili influenze stellari (anche al livello
macroscopico ci sono prove di tutto ciò);
2) la volontà e la consapevolezza umana, pur con le sue
variazioni e debolezze;
3) un qualcosa di indecifrabile e misterioso, che può
inaspettatamente capovolgere il quadro della situazione, ignorando sia
il primo che il secondo punto. Le persone di fede chiamano ciò Divina
Provvidenza, gli altri lo chiamano il caso, o la fortuna.
L’Astrologia esoterica sostiene che il rapporto tra stelle ed
eventi umani è duplice: c’è un flusso d’energia che scende
dall’alto al basso, condizionando e dirigendo gli eventi secondo una
certa direzione piuttosto che un’altra. In ebraico, la lingua della
Cabalà, la madre dell’Esoterismo, “segno zodiacale” si dice: “mazal”,
che significa “scorrere, fluire”. Dunque ogni segno è un canale
lungo il quale scorre e fluisce una particolare tonalità dell’energia
cosmica. Ma esiste un secondo flusso, di direzione contraria, che sale
dal basso all’alto, e che può “influenzare le stelle”. Ciò che
esso può fare è cambiare il livello in cui segni e pianeti operano,
rettificando i loro lati negativi. È noto che i segni agiscono a tre
livelli diversi: ventre, cuore, testa. Il livello più basso si ha
quando essi condizionano la persona nel modo più negativo possibile; in
quello intermedio il bene e il male si combattono ad armi pari e
l’esito è incerto; nel livello più alto il male è ormai asservito
al bene, è “addolcito”, e pone le sue forze astute e potenti al
servizio del processo di rettificazione del mondo. Il secondo flusso
consiste nell’ascesa della consapevolezza umana, nel suo diventare
sempre più esperta nelle regole che governano la creazione, non solo
nella sua parte fisica e concreta, ma anche in quella immateriale e
spirituale. È la persona umana, con le sue scelte, con i suoi studi e
con le sue azioni, con il modo con cui vive le relazioni
inter-personali, con i suoi credi e interessi, a determinare quale dei
tre livelli zodiacali e planetari sia attivo in lei e nel suo ambiente
circostante. |